Il 27 aprile 2016 è stata effettuata la prima pubblicazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati, promulgato poi il 25 maggio 2018. A sei anni dalla pubblicazione, nonostante l’importanza di questo documento e dei suoi contenuti sia compresa in larga maggioranza, ancora non c’è un’applicazione di questo davvero efficace.
Uno dei primi motivi ad essere causa di questa mancata applicazione efficace è che c’è ancora molta differenza tra le varie procedure nazionali e questo ostacola la cooperazione tra le attività di controllo. Secondo il Commissario europeo della Giustizia, Didier Reynders, il regolamento verrà applicato in maniera efficace solo quando si raggiungeranno alti livelli di collaborazione tra le varie Autorità nazionali di controllo importanti perché garantiscono il diritto di prossimità.
Il 28 aprile di quest’anno, durante un convegno a Vienna, non solo è stata ribadita l’importanza di questa collaborazione ma sono state anche indicate alcune linee guida da seguire per imprentarla:
- Individuazione dei casi di importanza strategica sui quali è necessario lavorare insieme (es: numero elevato di interessati coinvolti, problemi strutturali o ricorrenti in più Stati membri ecc);
- Massima condivisione delle informazioni;
- Possibilità di condurre in forma congiunta attività investigative e istruttorie.
Un’altra tema molto discusso è quello che riguarda il rapporto tra privacy e concorrenza. L’applicazione del GDPR è ancora molto inefficiente nei confronti soprattutto delle big tech che lavorano nel mercato digitale e che spesso sorpassano il confine di questo rapporto.
Alla luce di ciò è aumentata l’attività di monitoraggio di queste situazioni dove, tra le altre cose, non solo esistono meccanismi di sorveglianza che possono ledere la privacy dell’utente ma è ormai innegabile che ogni individuo sia sorvegliato.
Per ostacolare queste violazioni della privacy è nato il Digital Market Act che ha come scopo quello di limitare il potere delle grandi piattaforme online assicurando il corretto funzionamento della concorrenza.
Le misure adottate fino ad ora sono sicuramente utili ma tutto ciò non basta, o meglio, sono utili a risolvere macro problemi di questo tema ma per arrivare ad una applicazione efficace e completa è necessario che tutti facciano la propria parte, anche nelle piccole realtà. Per questo motivo abbiamo deciso di pubblicare una guida che aiuta a rispettare tutte le normative del Garante della Privacy per un corretto utilizzo della posta elettronica aziendale. La guida fornisce in modo chiaro e semplice utili consigli e regole per rispettare al meglio la privacy del dipendente evitando le possibili multe a cui si incorre se il GDPR non è applicato nel modo corretto.
Puoi scaricare la nostra guida gratuitamente cliccando qui.