Settimana scorsa il presidente del garante privacy Pasquale Stanzione ha presentato la relazione annuale sulle attività svolte dall’autorità nel corso dell’anno 2021. Il presidente ha evidenziato come lo scorso anno è stato un anno ricco di innovazioni digitali che “hanno mutato il paradigma tra uomo e mondo” confermando un ruolo da protagonista per l’Europa su tutto quello che riguarda il digitale.
Stanzione ha poi voluto soffermarsi su tutto quello che è stato e che è il contesto sociale e politico attuale, sottolineando la necessità di prestare una maggiore attenzione a tutti quelli che sono i dati sensibili e che riguardano quindi la privacy dei singoli individui.
Anche per via di questi sviluppi il garante ha deciso di introdurre tre nuove normative: Al Act, DMA e DSA. Al Act ha a che fare con l’impiego dell’intelligenza artificiale, introduce misure utili a prevenire situazioni pregiudizievoli tra un utente e l’utilizzo di questa nuova tecnologia. I DSA e DMA hanno invece l’obiettivo di introdurre una regolamentazione del potere privato delle piattaforme.
Due argomenti rilevanti dello scorso anno, in tema di privacy, sono stati sicuramente l’adozione del Green Pass e la questione del telemarketing selvaggio. Per quanto riguarda il Green pass il garante della privacy si è assicurato di raggiungere un giusto equilibrio tra la necessità di sanità pubblica e la privacy delle persone, arrivando a consentire la verifica del certificato evitando però che terze persone (gli incaricati a verificare il Green pass) venissero a conoscenza in maniera indebita delle scelte delle persone “verificate”. Contro il telemarketing illecito il garante ha reso possibile, anche per i numeri mobili, l’iscrizione al registro delle opposizioni, inoltre continua ad impegnarsi per stabilire dei codici di condotta chiari ed equilibrati.
Infine, per quanto riguarda il mondo del lavoro e la privacy, durante la presentazione il presidente ha ribadito il divieto di controllo a distanza dell’attività lavorativa e ha suggerito integrazioni di garanzie riguardo al lavoro mediante piattaforma.
L’incontro si è concluso sottolineando come in un mondo dove i dati sono da considerarsi una vera e propria risorsa è ancora più importante garantire la loro protezione.