Erano circa le 17:30 di ieri, lunedì 4 ottobre, quando la maggior parte di noi ha iniziato a domandarsi “funziona il Wi-Fi?” o “mi è già scaduta la promozione?” ma è bastato qualche minuto per capire che non era un problema di connessione ad Internet, era in atto un #socialdown.
#Facebookdown #instagramdown #whatsappdown sono diventanti in pochi minuti, anzi secondi, gli hastagh in tendenza su Twitter, il rivale per eccellenza di Facebook e attraverso cui, per ironia della sorte, i Big di Facebook hanno comunicato ufficialmente che qualcosa non andava. Ma cosa è successo? Cosa ha causato il più grave disservizio di Facebook dalla sua apertura? La verità non ci è data saperla, ma da alcuni comunicati diffusi si può risalire ad una possibile causa.
Facebook, in compagnia di Instagram e WhatsApp, si è chiuso dentro “casa”, il suo server, nascondendosi da tutti, anche dalle richieste degli utenti. Chiunque ieri alle 17:30 ha inviato un messaggio su WhatsApp non ha mai visto comparire le spunte di consegna; se stavi per pubblicare una storia su Instagram la pubblicazione sarà avvenuta nella nottata; chi ha provato ad accedere a Facebook attraverso l'App sul proprio cellulare è stato a costretto a leggere sempre lo stesso post per ore. Tutto questo è successo perché le richieste di noi utenti non sapevano dove andare, non “vedevano” le loro destinazioni. La particolarità è che i server erano funzionati, esistevano, i tre fuggiaschi si sono ben nascosti ma i loro server no. La “casa” si vedeva chi era dentro no e, tecnicamente, tutte le richieste DNS fallivano.
DNS, Domain Name System, è il servizio che traduce i nomi (esempio seit.it) in indirizzi IP numerici. Grazie al servizio DNS quando fai una ricerca su Google raggiungi il server che ospita il sito web che stai cercando. Ieri, a partire dalle 17:30, i server DNS di Facebook, Instagram e WhatsApp sono diventanti inaccessibili e questo ha dato il via al #socialdown.
Di chi è la colpa? Questo non spetta a noi dirlo, Server e DNS sono il nostro pane quotidiano e sappiamo quanto sia delicato effettuare delle operazioni che li coinvolgono. Delicato però non vuol dire impossibile e soprattutto non vuol dire che ci debbano per forza essere spiacevoli incidenti, basta prendere le giuste precauzioni e affidarsi alle persone giuste.
Noi di SEIT molto spesso (quasi sempre) lavoriamo sui Server e con i DNS, ad esempio: migriamo i siti web dei nostri clienti su uno dei nostri server prestando attenzione che venga correttamente modificato il DNS, il quale permette agli utenti interessati di raggiungere i siti dei nostri clienti. Questa operazione prevede dei momenti di studio e di analisi da parte dei nostri tecnici che, in accordo col cliente, decidono anche il momento giusto per poter iniziare la migrazione in modo da evitare possibili disagi, come invece è successo ieri.
Il #socialdown di ieri era evitabile? Forse, ma per noi solo una cosa è certa: ai nostri clienti non piace andare in #down e noi vogliamo solo clienti soddisfatti!