Il parlamento Europeo ha deciso: dal 2024 tutti gli smartphone avranno la presa Usb-C. Questa legge era ormai attesa da tempo e anche se sembra una notizia irrilevante rispetto a quello che sta accadendo ultimamente nel mondo in realtà è una novità che porterebbe con sé un grande beneficio, reale e necessario: la riduzione fino a 13 mila tonnellate di rifiuti elettronici ogni anno.
La legge sancisce che a partire dall’autunno del 2024 i dispositivi elettronici di piccole dimensioni, ad esempio smartphone e tablet, avranno tutti una presa standard Usb di tipo C agevolando così l’utilizzo di un caricabatterie comune per più dispositivi e, partire dal 2026, questo varrà anche per i laptop.
Questa legge, passata con 602 voti favorevoli, in realtà non desta preoccupazioni per la maggior parte delle aziende elettroniche poiché, la maggioranza, ha già adottato questa tipologia di presa per i propri dispositivi. Il grande “antagonista” in questa storia è l’azienda Apple che, al contrario dei suoi competitor, alle prese Usb-C continua a preferire la presa Lightning anche se, già gli ultimi MacBook, si possono ricaricare con una presa Usb di tipo C.
Nonostante questa norma sia stata ampiamente sostenuta dal parlamento europeo e, potenzialmente, potrebbe davvero ridurre la quantità di rifiuti elettronici facendo anche risparmiare i consumatori c’è ancora qualcuno che conserva qualche riserva, soprattutto in riferimento della scadenza del 2026. Le critiche mosse, infatti, riguardano il fatto che non basta avere la stessa porta Usb-C per ricaricare con lo stesso caricatore uno smartphone e un portatile, la potenza necessaria nei due casi è diversa. Per questo motivo, chi muove queste critiche, ritiene necessario che l’Unione Europea si esprima anche sui limiti minimi di wattaggio ai caricatori garantendo così ai consumatori un prodotto compatibile con la maggior parte dei loro dispositivi, anche pc.